Vi presento una piccola antologia nata durante il mio pellegrinare per il mondo.
L’ordine delle presenti musiche segue un percorso cronologico, dal primo approccio con la strada e i suoi pericoli ai ritrovi internazionali di centinaia di girovaghi intorno ai grandi falò “sacri”, dalle feste della luna piena e della primavera ai soggiorni nei conventi indù, dalle fughe da bombe lacrimogene e molotov durante concerti e altre circostanze agli eremitaggi dove meditare sulla vita umana; per chiudere infine con un epilogo, relativo a cosa si può imparare da ciò che sempre è stato dietro a questa personale estrema irrequietezza, come di molti altri giovani.
“Antologia di un Vagabondaggio” si pone come ulteriore documento di un periodo giovanile saturo di energia genuina e penetrante come incenso, che oggi non si ricorda quasi più.
Se è vero che le creazioni artistiche musicali, figurative e in ogni altra forma, contengono parte di noi stessi e del nostro vissuto, in questo volume sono contenute lacrime sincere, crepitii di infiniti fuochi, ferite lenite dal vento e dal mare, solitudini e speranze, folli corse nella pioggia e inseguimenti, umide notti in silenzio, canzoni solitarie attendendo il sorgere del sole.
Canzoni cantate per i miei cani e per i miei fratelli su immensi campi di girasoli.
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